Affidavit Risorgimento: la narrazione storica è romanzata dai vincitori e prima ancora da quelle “forze” in grado di far recitare con grande maestria, ad alcuni il ruolo del vincitore e ad altri quello del perdente.

Affidavit Risorgimento

La storia è altro.
L’Affidavit Risorgimento è il nostro modo di riaffermare la Vera Storia d’Italia. Inviato questa sera, giovedì 23 maggio 2024 del calendario gregoriano. Qui a seguire, nei suoi 46 punti tutti da confutare, la parte “calda” dell’Affidavit.

IO SONO NOI È LA NAZIONE AFFERMA CHE:

  1. La Notifica ed Evidenza di Disonore, in seguito alla mancata confutazione dell’Affidavit GOVERNO del 01 luglio 2021 divenuto sentenza in giudicato e risoluzione ferma nel commercio, ha comportato la disposizione della sovrascrizione di status: vivit homo in corpo, mente, anima e spirito, nome cognome, pre-giuridico e pre-statale, sostituisce ora la PERSONA fisica COGNOME Nome frutto della relativa finzione giuridica COGNOME NOME e assonante.
    È vero? Si? Se NO confuta

  2. Il progetto dell’unità d’Italia non fu solo il frutto della politica di espansionismo piemontese, ma nacque come preciso disegno delle potenze internazionali che perseguivano i propri interessi economici.
    È vero? Si? Se NO confuta

  3. Con la realizzazione del canale di Suez tra il 1859 ed il 1869 l’Italia nascente sotto l’egida dei suoi veri patrioti sarebbe stata un grande concorrente commerciale per i gruppi di Londra e Parigi, i quali erano i finanziatori dello scavo. Parigi fu proprietaria al 44% del canale di Suez che inaugura nel 1869. Il rimanente 56% rimase a Isma il Pascià che poi vendette ai britannici nel 1875. I lavori avvennero sotto la direzione della società francese “Compagnie Universelle du Canal Maritime de Suez” diretta da Ferdinand de Lesseps. Ciò spiega come Parigi, insieme a Londra, ebbe l’ interesse alla distruzione del sud Italia e dell’Italia intera, per le mire egemoniche sul canale di Suez.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  4. I gruppi di Londra e Parigi decisero di sabotare la costituzione dell’Italia così come sarebbe stata voluta dal popolo, manovrandola a loro favore.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  5. L’Inghilterra promosse il progetto di uno stato italiano unitario per contrastare le mire espansionistiche francesi nel Mediterraneo e per tutelare le sue proprietà immobiliari ed economiche in Sicilia, soprattutto le imprese di estrazione dello zolfo.
    [ cfr. Giulio Di Vita “Finanziamento della spedizione dei mille” in AA.VV., La liberazione d’Italia nell’opera della Massoneria ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  6. Londra crea una potente macchina organizzativa per effettuare l’invasione del Regno delle Due Sicilie istituendo il “Garibaldi Italian Fund Committee”. Il fondo servì sia per ingaggiare i mercenari della “Legione Britannica”, un corpo militare composto da inglesi e assassini scozzesi che affiancò Garibaldi contro l’esercito dei Borbone, che per coprire le spese dell’impresa pari a tre milioni di franchi francesi.
    [ Lamberto Rimondini “L’altra Storia D’Italia 1802-1947” p.47 Editrice Arianna: http://discovery.nationalarchives.gov.uk/details/r/31e8715-63a5-4a29-98a4-bba99b336137 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  7. All’ambasciatore britannico sir James Hudson, diplomatico e ministro di sua maestà Britannica Edoardo VII a Torino dal 1852 al 1863, venne affidata la missione di distruggere il risorgimento italiano. Egli fu supportato dalla èlite finanziaria Anglo Francese rappresentata dalle famiglie Rothschild, Hambro, Lafitte e dalla massoneria ad essa collegata.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  8. Sir James Hudson eliminò i vertici del movimento patriottico italiano autentico facendo reclutare circa 200 assassini professionisti sotto le spoglie di finti turisti, che ammazzarono i veri patrioti italiani da nord a sud. (1860) [ Legione Britannica ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  9. Sir James Hudson ingaggiò il mercenario Giuseppe Garibaldi, che si trovava in America Latina come pirata e guerrigliero per conto della corona inglese, ma senza la bandiera britannica, spacciandosi per patriota italiano. Il suo compito fu quello di annettere forzosamente il centro sud Italia al suo nord continuando a spacciarsi per patriota italiano.
    [ Giovanni Fasanella – Antonella Grippo 1861 “La storia del risorgimento che non c’è sui libri di Storia”, Sperling & Kupfer Editori, 2010 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  10. Il progetto per distruggere il cattolicissimo sud italia ha antiche radici ed è parte di un ampio piano che parte dal massone statunitense Albert Pike e passa per la cupola finanziaria e i vertici della massoneria inglese rappresentata da lord Henry John Temple III visconte di Palmerston, così come citato dall’articolo apparso sul “Globe” il 12 marzo del 1849:“L’edificio innalzato dal Congresso di Vienna era così arbitrario e artificioso che ciascun uomo di stato liberale vedeva chiaramente che non avrebbe sopportato il primo urto dell’Europa. L’intero sistema stabilito dal Congresso di Vienna stava dissolvendosi e Lord Palmerston ha agito saggiamente allorché ha rifiutato il proprio concorso a opporre una diga all’onda dilagante. Il piano che egli ha concepito è quello di una nuova configurazione dell’Europa attraverso la costituzione di un forte regno tedesco, che possa costruire un muro di separazione tra Francia e Russia, la creazione di un regno polacco-magiaro destinato a completare l’opera contro il gigante del nord, infine un reame d’Italia superiore guidato dalla casa Savoia”.
    [ Il massacro di Napoli e del Regno delle Due Sicilie ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  11. Le stesse élite finanziarie, in forza dei patti di Plombieres del 1858 che stabilivano l’alleanza tra Piemonte e Francia nella guerra contro l’Austria, indirizzarono la politica filo britannica di re Vittorio Emanuele II di Savoia, che così accondiscese alla perdita di sovranità del nascente regno d’italia in quanto dipendeva dai loro prestiti in denaro.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  12. Camillo Benso di Cavour infatti, nell’agosto del 1851 inviò una lettera di ringraziamento alla sede londinese della “Hambros Bank” per il cospicuo prestito ottenuto, pari a 4 milioni di sterline, con il quale il governo sabaudo saldò l’indennità dovuta all’Austria per la sconfitta nella prima guerra d’indipendenza e finanziò anche una serie di investimenti.
    [ (N.d.A 11 e 12) Giovanni Fasanella – Antonella Grippo 1861 “La storia del risorgimento che non c’è sui libri di Storia”, Sperling & Kupfer Editori, 2010;Lamberto Rimondini “L’altra Storia D’Italia 1802-1947” Editrice Arianna p.37 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  13. La banca Rothschild propose a Ferdinando II, finanziandolo, di unire l’Italia da sud al nord ma il Re partenopeo rifiutò.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  14. La seconda scelta ricadde quindi su Vittorio Emanuele II di Savoia che intervenne, però, solo dopo l’attacco al regno di Napoli perpetrato dagli inglesi utilizzando il finto patriota Giuseppe Garibaldi.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  15. Londra pose i Savoia come regnanti dell’Italia tranne del regno di Napoli. Camillo Benso di Cavour ignorò le mosse che Londra avrebbe fatto per prendere anche il sud Italia.
    È vero? Si? Se NO confuta.

  16. Con l’accordo tra Giuseppe Garibaldi e la Compagnia di navigazione Rubattino, emerge in chiaro il vero piano di Londra. L’accordo con l’armatore genovese Raffaele Rubattino fu di fingere di essere stato derubato di due delle sue navi, la Lombardo e la Piemonte, che furono usate per la traversata di Giuseppe Garibaldi da Quarto a Marsala, in cambio ottenne l’appianamento di un terzo suoi debiti finanziari.
    [ (N.d.A 14, 15, 16, 17) Lamberto Rimondini “L’altra Storia D’Italia 1802-1947” Editrice Arianna p.48 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  17. Cavour scrisse all’ambasciatore sardo a Londra Emanuele D’Azeglio: “visto che il Congresso di Parigi dopo la guerra di Crimea non aveva prodotto compensi territoriali al Regno di Sardegna, occorreva prendersi la Sicilia “con un mezzo extralegale”.
    [ carteggio di Cavour riportato in Angela Pellicciari “L’altro Risorgimento” ed. Piemme, 2000 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  18. La spedizione dei mille fu finanziata con l’oro dei fratelli massoni delle logge inglesi, scozzesi, americane e canadesi consistente in tre milioni di franchi francesi in piastre d’oro turche. A questi si aggiunse il credito di un milione di ducati fatto aprire da Camillo Benso di Cavour a Napoli presso il banchiere Renè Hilaire De Gas, che servì a comprare la fedeltà degli ufficiali borbonici.
    [ Giovanni Fasanella – Antonella Grippo 1861 “La storia del risorgimento che non c’è sui libri di Storia”, Sperling & Kupfer Editori, 2010 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  19. I due piroscafi garibaldini furono scortati per tutta la traversata dall’ammiraglio Carlo Persano su ordine di Camillo Benso di Cavour mentre lo sbarco a Marsala fu protetto dalle cannoniere britanniche Argus ed Intrepid, che si fermarono al largo del porto a protezione.
    [ Giovanni Fasanella – Antonella Grippo 1861 “La storia del risorgimento che non c’è sui libri di Storia”, Sperling & Kupfer Editori, 2010 ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  20. Garibaldi sbarcò a Marsala in quanto presidio commerciale della corporazione inglese da 100 anni utilizzato così per un atto di pirateria, con invasione territoriale e atti bellici estranei alla funzione di quel presidio.
    [ Il massacro di Napoli e del Regno delle Due Sicilie ]
    È vero? Si? Se NO confuta.

  21. Il generale dei borbone Francesco Landi fu corrotto per facilitare la vittoria dei garibaldini a Calatafimi, egli infatti, nonostante l’esercito dei borbone fosse superiore di numero, diede l’ordine di ritirata.
    [ La vera storia della spedizione dei mille ]
    È vero? Si? Se NO confuta

  22. Ai circa 1.500 garibaldini si aggiunsero circa 50.000 uomini suddivisi in quattro armate: ungherese, britannica, scozzese e statunitense, 35.000 soldati britannici, circa 3.500 sardi e alcune decine di migliaia di uomini del sud italia convinti che Garibaldi fosse un vero patriota.
    [ Volontari scozzesi con Garibaldi ]
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  23. I francesi parteciparono tra le fila del generale James Hudson per la distruzione del sud italia.
    [ Lamberto Rimondini “L’altra Storia D’Italia 1802-1947” Editrice Arianna p.37 ]
    È vero? Si? Se NO confuta

  24. La conquista di Garibaldi fu appoggiata dai nobili antiborbone in Sicilia tra cui figurano Giuseppe Triolo, Barone di Sant’Anna di Alcamo ed i suoi fratelli Stefano Triolo e Benedetto Triolo, il Cavalier Giuseppe Coppola di Monte San Giuliano di Erice, don Michele Martino Fardella Barone di Mokarta da Trapani, Pietro Adamo di Calatafimi, Antonino Colombo di Calatafimi, il Marchese Torrealta di Salemi e il frate francescano Francesco Pantaleo detto “il cappellano dei mille”.
    [ CALATAFIMI: La Battaglia che fece l’Italia ]
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  25. Giuseppe Garibaldi fu lautamente ricompensato dal ministro degli esteri francese Alexandre Bernier con ottanta milioni di Lire per il lavoro svolto. Il documento di credito sotto esposto, emesso dalla banca di Scozia, è uno dei tanti che servì per finanziare l’operazione.
    [ 1861-1875: gli interventi fiscali che “pareggiarono” il bilancio.
    Lamberto Rimondini “L’altra storia d’Italia 1802-1947” Edizioni Arianna; I Volontari Britannici e Scozzesi per Garibaldi del 1860 ]

    ricompensa Garibaldi
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  26. Le infrastrutture industriali del sud italia furono trasferite al nord e ciò che non fu possibile trasferire fu bombardato.
    [ Il massacro di Napoli e del Regno delle Due Sicilie ]
    È vero? Si? Se NO confuta

  27. Le scuole di tutto il meridione d’italia furono chiuse per 10 anni per cancellare la memoria dei fatti
    [ Il massacro di Napoli e del Regno delle Due Sicilie ]
    È vero? Si? Se NO confuta

  28. L’oro del banco del Regno delle due Sicilie, ammontante a 37.213 tonnellate (trentasettemiladuecentotredici tonnellate), fu preso dagli anglo franco statunitensi ed in parte dai Savoia.
    [Esperti del settore negli studi storici delle casse bancarie italiane, scoprono che i padri della patria riuscirono a sottrarre 37.213 tonnellate d’oro dalle casse duosiciliane ]
    È vero? Si? Se NO confuta

  29. Nelle casse dei Piemontesi finirono (seicentomilionidilire) 600.000.000 di Lire di allora ricavate dalla vendita dei beni ecclesiastici e demaniali che i Borboni da sempre riservavano ai contadini e ai pastori.
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  30. La riunificazione dell’Italia sarebbe avvenuta a prescindere: purtroppo si è unita nel modo peggiore, ovvero attraverso un genocidio per mezzo di uomini al servizio di potenze finanziarie straniere.
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  31. Il prezzo che la popolazione ha pagato fu enorme: furono barbaramente uccisi 40.000 soldati borbonici e 60.000 civili, mentre 160.000 ex sudditi del Regno delle Due Sicilie furono deportati in Toscana ed all’isola d’Elba, in campi denominati “colonie penali agricole” dove furono impiegati come schiavi nelle miniere.
    È vero? Si? Se NO confuta

  32. Quelli che descrissero come “briganti” furono, in realtà, resistenti e dissidenti politici a cui si unirono anche dei briganti.
    È vero? Si? Se NO confuta

  33. Capua e Gaeta furono distrutte con l’impiego di bombe al gas fosgene-clorine.
    È vero? Si? Se NO confuta

  34. Anche tra i Sabaudi ci furono migliaia di morti perché i giovani ufficiali si rifiutarono di eseguire ordini tanto efferati.
    È vero? Si? Se NO confuta

  35. Nel carcere militare di Fenestrelle in provincia di Torino furono rinchiusi e lasciati morire 40.000 soldati borbonici che rifiutarono di tradire il proprio sovrano.
    [ Fenestrelle i Lager dei Savoia parte I: FENESTRELLE – I LAGER DEI SAVOIA (parte 1/2)
    Fenestrelle i Lager dei Savoia parte II: FENESTRELLE – I LAGER DEI SAVOIA (parte 2/2) ]
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  36. La repressione negli ex territori del regno, per annientare la resistenza della popolazione che non volle sottomettersi al nuovo regime, fu condotta dall’esercito sabaudo con fucilazioni sommarie, incendi di case e paesi, come Pontelandolfo e Casalduni nel Matese, violenze e brutalità inaudite sui civili inermi.
    [ da 26 a 30:Legge n. 1409 del 15 agosto 1863 (legge Pica); Il massacro di Napoli e del Regno delle Due Sicilie ]
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  37. La spregiudicata gestione politica finanziaria della Sicilia da parte di Giuseppe Garibaldi, proclamatosi dittatore dell’isola, viene così descritta a Camillo Benso di Cavour da Giuseppe La Farina, suo uomo di fiducia: “La sventurata Sicilia è caduta in mano di una banda di vandali. L’altro giorno si discuteva sul serio se ardere la biblioteca pubblica perché cosa dei gesuiti. Si assoldano a Palermo più di duemila bambini dagli otto ai quindici anni e si da loro trenta lire al giorno. Si manda al Tesoro pubblico a prendere migliaia di ducati senza neanche indicare la destinazione, si lascia tutta la Sicilia senza tribunali ne civili, ne penali, ne commerciali essendo stata congedata in massa tutta la magistratura. Non vi è sicurezza non volendo il dittatore ne polizia, ne carabinieri, ne Guardia nazionale, non vi è amministrazione essendo state sciolte tutte le Intendenze. I bricconi più svergognati, gli usciti di galera per furti e ammazzamenti, compensati con impieghi e gradi militari.”
    [ La Farina G., Epistolario di Giuseppe La Farina. Raccolto e pubblicato da Ausonio Franchi, Treves & C. Milano 1869 ]
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  38. Il neo nato Regno d’Italia viene dichiarato il 17 marzo 1861 sebbene mancassero Roma capitale ed il Lazio, Veneto, Friuli e Trentino.
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  39. La necessità di dichiarare l’unità d’Italia tanto frettolosamente è in ragione del panico che assale gli investitori dello scavo del Canale di Suez, poiché i veri Patrioti avrebbero potuto ricomporsi, mettendo così a rischio il loro investimento, ammontante a circa un miliardo e trecento milioni in Euro attuali.
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  40. Stabilizzare il Regno d’Italia sotto i Savoia comportò un vantaggio perché una eventuale riscossa dei veri Patrioti sarebbe stata soffocata nel sangue in quanto assimilabili a banditi fuorilegge.
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  41. La forzosa unità d’ italia fu un’unione finanziaria volta a collocare le pedine inglesi dentro il sistema politico italiano e porre le basi anche alla futura dipendenza dalla grande finanza statunitense. Con l’indebitamento della prima guerra mondiale inizia, di fatto, anche l’occupazione statunitense che si concreta visibilmente solo dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, grazie al supporto della mafia siculo-statunitense.
    [ Garibaldi nel 1864 a Londra per ringraziare Palmerston ]
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  42. Sir Antonio Genesio Maria Panizzi e Sir Giacomo Filippo Lacaita mediarono con la mafia calabrese, per cui furono eletti nel primo parlamento del 1861,e divennero uno Lord britannico e l’altro presidente del British Museum di Londra.
    [ I plebisciti ]
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  43. Camillo Benso di Cavour fu ucciso in quanto si oppose ai finanziamenti massicci dalle grandi banche straniere, cioè quando propose l’autofinanziamento del Regno d’Italia con l’emissione di Buoni del Tesoro acquistabili dal neo popolo italiano unito.
    [ Giovanni Fasanella – Antonella Grippo 1861 “La storia del risorgimento che non c’è sui libri di Storia”, Sperling & Kupfer Editori, 2010 ]
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  44. Il primo debito pubblico italiano non garantito dallo stato, bensì dalle banche private si creò con la legge di bilancio del Regno d’Italia nel 1861.
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  45. Gli stati sabaudi erano il regno di Sardegna, Piemonte, Genova e Ducato di Savoia, Cipro, Gerusalemme ed Armenia, governati tutti dai Savoia tranne gli ultimi tre di cui si erano autoproclamati sovrani. Questo tradì l’intento della Francia di volere una Italia Unita ma “Made in France”, motivo per cui appoggiò il nord Italia contro l’Austria e per cui parteciperà attivamente alla distruzione del Sud Italia con 3 milioni di franchi francesi necessari per ottenere il tradimento dei Borbone posti nei punti chiave del Regno delle due Sicilie.[ dal punto 41: Rif. Parigi, National Archives :Marine BB4, f°30v°. Boier Ferdinand, Les volontaires Francais avec Garibaldi en 1860″ in Revue d’Histoire moderne et contemporaine, tome 7 n°2, Avril-juin 1960, pp123-148R Litta Pompeo “Famiglie celebri d’Italia” su Gallica URL ]
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  46. Il medesimo Giuseppe Garibaldi otto anni dopo l’unità d’italia in una lettera all’amica Adelaide Cairoli scrisse:“Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili, sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell’italia meridionale temendo di essere preso a sassate essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio.”(Garibaldi G. Edizione nazionale degli scritti di Garibaldi a cura della reale Commissione, 6 voll. Cappelli, Bologna 1933).
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AFFIDAVIT RISORGIMENTO_0003-IAM-20240522-A_Autografi


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