Il Caso Majorana Pelizza: Ettore Majorana, brillante fisico scomparso nel 1938, era in vita fino al 2006, nascosto in un convento del Sud Italia. A sostenerlo è Alfredo Ravelli nel suo libro “2006. Majorana era vivo!”, che racconta la vicenda di Ettore Majorana e del suo allievo Rolando Pelizza, al quale ha trasmesso conoscenze rivoluzionarie sulla fisica e la matematica sfociate nella realizzazione di una macchina capace di dimostrare fisicamente la veridicità delle sue teorie scientifiche.

Il Caso Majorana Pelizza

Secondo questa ricostruzione, Majorana ha sviluppato una macchina capace di produrre effetti straordinari:

  1. Annichilazione della materia – La prima fase di sviluppo della macchina permette di annichilire qualsiasi elemento della tavola periodica, inclusi rifiuti nucleari, rilasciando enormi quantità di energia. Un solo grammo di ferro annichilito avrebbe la stessa energia di 15.000 barili di petrolio. Il fisico Ezio Clementel, all’epoca presidente del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare), avrebbe verificato questa tecnologia durante test segreti a Frascati, su commissione di Giulio Andreotti.
  2. Riscaldamento della materia – Nel 1981, fu raggiunta la seconda fase di sviluppo. Pelizza ha dimostrato a Riccardo Mancini, allora ministro e console a Nizza, la capacità della macchina di riscaldare l’acqua con soli 40 watt, fino a 800 gradi, in eterno, senza produzione di scorie o inquinanti. Il dispositivo permetteva di indirizzare il fascio energetico da 1 cm fino a 1500 km.
  3. Trasmutazione della materia – La terza fase fu raggiunta nel 1992. Il dispositivo potrebbe trasformare qualsiasi elemento della tavola periodica in altro elemento. In Spagna, Pelizza ha trasformato 125 cubi di PVC espanso in 9 tonnellate di oro puro al 100%, più puro dell’oro naturale (che arriva solo al 99,999%). Questa trasformazione fu registrata e verificata da esperti, che ne hanno comprovato la veridicità.
  4. Traslazione spazio-temporale e ringiovanimento – L’ultima fase della tecnologia permetterebbe il teletrasporto quantistico e la possibilità di ringiovanire esseri viventi fino all’età di 21 anni conservando le memorie di una vita, senza effetti collaterali. Majorana avrebbe sperimentato su se stesso questa trasformazione nel 2006, dopo averla testata con successo su una rosa appassita e su un vecchio cane.

In questo video è possibile vedere I test effettuati da Rolando Pellizza:

Majorana e Pelizza hanno sempre pensato che tale tecnologia debba essere usata per scopi civili e pacifici per creare un mondo nuovo in cui l’equità delle condizioni di vita dei popoli siano il faro mentre le guerre di potere fra stati siano solo un lontano ricordo, ma governi e servizi segreti hanno tentato di impossessarsene per fini bellici. Il governo degli Stati Uniti gli avrebbe chiesto di dimostrare il potere dell’arma distruggendo un satellite geostazionario, mentre il governo belga voleva testarla su un carro armato. Pelizza rifiutò, interrompendo ogni trattativa.

Nel corso degli anni, egli ha subito rapimenti, pressioni e diffamazioni per costringerlo a rivelare i segreti della macchina. Tuttavia, le numerose indagini a suo carico si conclusero sempre con la sua assoluzione.

Oltre alle testimonianze dirette, vi sono documenti e analisi a sostegno delle affermazioni di Pelizza:

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Wikileaks ha rivelato tre cablogrammi segreti tra l’ambasciata USA e quella italiana, dimostrando l’interesse americano per la tecnologia di Majorana sin dagli anni ‘70, per ordine di Henry Kissinger. Il giornalista Rino Di Stefano, collaboratore de Il Giornale, ha indagato sul caso fin dal 2009. Perizie grafiche avrebbero confermato l’autenticità di lettere e fotografie di Majorana.

Nel 2006, Majorana sarebbe stato catturato da uomini armati, probabilmente appartenenti ai servizi segreti, che fecero irruzione nel convento dove viveva con Pelizza. Per garantire la libertà del suo allievo, Majorana si consegnò volontariamente e da allora non si ebbero più notizie di lui. Furono sequestrate anche due macchine funzionanti e una in fase di costruzione, insieme ai suoi appunti.

Rolando Pelizza ha sostenuto di essere costantemente sorvegliato e impossibilitato a ricreare la macchina, ma ha continuato a lavorare su progetti di impatto ambientale, come un dispositivo per eliminare le emissioni inquinanti e una spugna oleofila capace di assorbire gli idrocarburi.

Di fondamentale interesse sono anche le implicazioni sul clima e sul futuro dell’umanità: negli anni ‘70, Ettore Majorana ha inviato al governo italiano un’analisi sui cambiamenti climatici previsti tra il 2022 e il 2024, descrivendo eventi estremi come uragani con venti fino a 600 km/h, alterazioni delle piogge, danni al DNA dovuti all’aumento delle radiazioni UV e l’innalzamento degli oceani per lo scioglimento delle calotte polari.

Secondo Pelizza, la macchina di Majorana potrebbe risolvere la crisi climatica trasformando l’eccesso di CO₂ in ozono, ricostruendo così lo strato protettivo dell’atmosfera. Questa tecnologia rivoluzionaria, se resa pubblica, potrebbe salvare il pianeta e porre fine alle disuguaglianze globali.

Nonostante il grande interesse del pubblico e il crescente supporto della comunità virtuale, le istituzioni continuano a ignorare e ostacolare la divulgazione della tecnologia di Majorana e Pelizza.

Il caso Majorana resta avvolto nel mistero, ma ritenendo vere le affermazioni di Pelizza, il mondo è stato privato di una delle più grandi scoperte scientifiche della storia.

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