Carabinieri Abuso di Potere a Baronissi: terra italica 29 marzo 2024, il Popolo testimone in diretta zoom al fianco di donna viva anna senatore dei di nardo laurito. Rispettivamente le Persone Umane: Alberto Colella FACENTE FUNZIONE Lgt. c.s. e Roberto Scalese FACENTE FUNZIONE V. Brig., CARABINIERI della LEGIONE CARABINIERI DI BARONISSI (Via Allende Salvador, 36, 84081 BARONISSI (SA) – CAMPANIA), alle 7:30 circa del 29 marzo 2024, decidono di introdursi presso la dimora custodita da donna viva anna senatore e della madre, che dichiarava ripetutamente nel corso degli eventi di non stare bene.
CARABINIERI ABUSO DI POTERE A BARONISSI
Il presunto mandato di perquisizione in possesso dei CARABINIERI, non fu dato da leggere ad anna, nemmeno dopo svariate richieste della stessa, nonostante ciò hanno preteso di entrare, promettendo che glielo avrebbero fatto leggere una volta dentro; fatto mai accaduto.
Come potete notare dai video sopra e sapendo che non hanno presentato un mandato valido per perquisire quella casa custodita da donna viva, in Legge Naturale, Supra Giurisdizionale, è palese l’agire dei CARABINIERI in FLAGRANZA di REATO:
DOLO,
MENZOGNA,
FRODE,
COERCIZIONE,
VIOLENZA PRIVATA,
VIOLENZA PSICOLOGICA,
INVASIONE DI TERRITORIO.
I CARABINIERI cercavano di estorcere la firma su di un verbale indirizzato alla FINZIONE GIURIDICA SENATORE ANNA, (fatto mai esistito generalmente riconosciuto), in evidente INGANNO e ABUSO DI POTERE, nel quale si giustificherebbe l’azione di sequestro del registratore delle immagini delle telecamere di sicurezza posta all’esterno della dimora di Baronissi di cui una parte custodita da donna viva anna senatore. I CARABINIERI si ritiravano con un nulla di fatto
Le immagini della telecamera erano state visionate dagli esecutori di ordini il 19 marzo 2024 che si erano già presentati. Il 29 marzo 2024, col Popolo testimone in registrazione zoom, la Persona Umana Alberto Colella FACENTE FUNZIONE Lgt. c.s. e la Persona Umana Roberto Scalese FACENTE FUNZIONE V. Brig., CARABINIERI della LEGIONE CARABINIERI CAMPANIA STAZIONE DI BARONISSI di FATTO dichiarano il FALSO, dicendo di non essersi resi conto, il 19 marzo 2024, della presenza delle telecamere.
Davanti al Popolo testimone in diretta video, verso l’ora di pranzo del 29 marzo 2023 i CARABINIERI tornavano presso la dimora, comprensiva di due ingressi separati e in due vie differenti, custodita dalle due donne.
Nel video si ha testimonianza del metodo usato per estorcere una firma alla mamma di donna viva anna senatore che non si è neppure resa conto di aver riconosciuto l’inesistente FINZIONE GIURIDICA in un secondo verbale che nulla aveva a che fare con il sequestro del registratore.
Donna viva anna senatore ha fermamente negato il consenso agli esecutori di ordini e alla madre ad apporre la propria firma se non prima di aver letto con attenzione le carte che i CARABINIERI le sottoponevano inducendola con metodi subdoli e coercitivi degni del REGIME che rappresentano.
La madre, credendo di liberarsi dei CARABINIERI ha di FATTO messo la firma su DICHIARAZIONI FALSE emesse in FRODE sotto pena di SPERGIURO di fronte all’unica vigente Legge Naturale e ai depositi di OPPT1776 UCC FILIGNS.
Il fatto interessante inizia dal minuto 1h e 15 minuti.
Tutto ciò si traduce in un medesimo disegno criminoso che attesta la responsabilità personale illimitata dei degli Uomini CARABINIERI e della COMPLICITÀ accordata, non solo alla Persona Umana Stefano Celli, ma anche alla POLIZIA GIUDIZIARIA della COMPAGNIA CARABINIERI DI RICCIONE.
Il 29 marzo 2024 si aggiunge, di fronte al Popolo testimone, l’ulteriore FALSA dichiarazione; nel verbale dei CARABINIERI DELLA LEGIONE COMPAGNIA CAMPANIA STAZIONE DI BARONISSI è segnalata la presenza di un’agente donna che non è mai comparsa nella dimora delle due donne, ne il 19 ne il 29 marzo 2024.
Le accuse rivolte alla FINZIONE GIURIDICA SENATORE ANNA provengono dalla vicenda della donna viva daniela righetti del 18 marzo 2024; i reati del preteso verbale proveniente dalla Persona Umana Stefano Celli, FACENTE FUNZIONE SOSTITUTO PROCURATORE della REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI RIMINI.
È sempre Cartabianca Rete4: barbara banco, Portavoce del IO SONO NOI È LA NAZIONE ONE PEOPLE I AM intervistata dal Giornalista Simone, mandato da “È sempre Cartabianca” Rete4 (Mediaset). Il Popolo in diretta a testimonianza in diretta Live; 22 marzo 2024.
È sempre Cartabianca Rete4
Abbiamo avuto l’opportunità di osservare neutrali l’impreparazione di un giovane giornalista. Il suo nome è Simone, mandato dalla Trasmissione Televisiva “È sempre Cartabianca” Rete4 (Mediaset). L’uomo, a suo dire, sarebbe interessato a sapere dal IO SONO NOI È LA NAZIONE ONE PEOPLE I AM se è a conoscenza di famiglie con figlioli in pericolo o addirittura suicidi a causa del percorso di autodeterminazione.
I fatti parlano subito chiaro quando il Giornalista Simone, per niente velatamente, insinua il dubbio di un qualche tipo di responsabilità su barbara banco e sul Popolo. Inutile dire che la risposta di barbara non si fa attendere. I fatti di cui il Popolo è a conoscenza sono documentati e ad oggi inconfutati e inconfutabili.
Il Giornalista Simone pare non avere la benché minima idea di cosa sia la Responsabilità Personale Illimitata e di quello di cui barbara gli stia comunicando, aprendo la caccia alle streghe facendo subito riferimenti al complottismo. Quindi, per Simone i fatti sulla questione della frode del nome legale, della frode dei certificati di nascita, che la REPUBBLICA ITALIANA è un’ AZIENDA di DIRITTO PRIVATO in conflitto di interessi con le BANCHE, sono irrilevanti e complottistiche.
Certo è che gli inconsapevoli elettori COGNOME NOME, considerati merce di scambio dalla ITALY REPPUBLIC OF, devono sapere che in realtà sono TITOLI, BOND, con un valore di 2.500.000.000 (due milioni e cinquecentomila $).
E non è tutto, si fa più interessante il momento in cui Simone giornalista dice che non è interessato a informarsi su documenti depositati all’interno di UCC (Uniform Commercial Code, “bibbia” del commercio) nel 2013, che sono la prova inconfutata e inconfutabile della legittimità e legalità del percorso dell’ IO SONO NOI È LA NAZIONE ONE PEOPLE I AM, che altro non è che l’affermazione del diritto in Legge Naturale che prevale su qualsiasi altra legge, dettata e/o scritta dall’uomo.
L’uomo vivo infatti È il diritto, contrariamente alla FINZIONE GIURIDICA/PERSONA FISICA, a cui vengono concessi soltanto privilegi. Un esempio lampante è la trascorsa “pandemia”, mai dichiarata dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dove veniva impedito con il MOBBING, il cosi detto diritto al lavoro, articolo 1 della COSTITUZIONE ITALIANA, se non in regola con una pretesa pratica sperimentale, e questo è soltanto uno tra i tanti esempi che potremmo riportare sulla schiavitù e la programmazione, in funzione di una cieca obbedienza a sedicenti esperti scientifici, politici e mass media asserviti alla propaganda del più basso livello etico e morale.
Il giornalista, visibilmente in difficoltà, riporta “l’intervista” e chiede a barbara di dover rendere conto insieme al Popolo, chiedendo le scuse per la mamma di simone. Il riferimento cade subito sul presunto suicidio di simone di cui veniamo a conoscenza il 20 febbraio 2023.
Uomo vivo simone cappelletti, un fratello, uno del Popolo. Il 30 maggio 2023 i suoi amici lo ricordano come un uomo brillante, pieno di talenti e con molti progetti raggiunti e alcuni in costruzione. Innamorato della vita, così lo ha conosciuto anche il Popolo. Un po’ imbronciato, qualche tempo prima in diretta streaming ci raccontava del sequestro da parte di FACENTI FUNZIONE POLIZIOTTI del suo scooter mentre faceva benzina.
La testimonianza si concludeva con uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Questo è l’ unico modo in cui barbara, il Popolo intende ricordare simone.
La Frode del NOME Legale: giorno 18 Marzo 2024 il Popolo del Noi è Io Sono La Nazione si riunisce presso il TRIBUNALE DI RIMINI, con il conferimento di incarico e consenso della donna viva daniela righetti, per custodire, scortare e supportare la stessa e testimoniare in merito alla FRODE del procedimento n° 3573/2022 e alla FRODE del TRUST FINZIONE GIURIDICA RIGHETTI DANIELA, (nulla e annullata dalla procedura OPPT1776 UCC FILINGS e sovrascritta dalla donna giuridicamente viva daniela dei righetti).
Il filmato sopra postato, andato in onda LIVE il 18 Marzo 2024, è la prova inconfutabile che nei TRIBUNALI, in questo caso il TRIBUNALE DI RIMINI, viene perpetrata la FRODE del NOME LEGALE pur di raggiungere un loro MEDESIMO DISEGNO CRIMINOSO, in poche parole, mentono sapendo di mentire, e lo fanno in modo esemplare, nel pieno delle loro capacità di intendere e volere, davanti a testimoni del popolo.
eterna essence embodied in homo vivo daniela righetti si è presentata nell’aula “D” del medesimo TRIBUNALE, per dimostrare la FRODE DEL NOME LEGALE, dove da una parte cerano Uomini e Donne in VESTE e FACENTI FUNZIONE di CARABINIERI, POLIZIA DI STATO, DIGOS, PROCURATORI, AVVOCATI E GIUDICI alla ricerca del TRUST RIGHETTI DANIELA, un fatto mai accaduto e dall’altro il popolo con donna viva daniela righetti.
Presenti al fatto c’erano uomini di una certa posizione, POLIZIA GIUDIZIARIA, PUBBLICI UFFICIALI, AVVOCATI E PROCURATORI, che invece di difendere il popolo e di agire in onore e verità, hanno agito con l’induzione alla FRODE, cercando di associare in modo spudorato e senza scrupoli il TRUST RIGHETTI DANIELA, ricordo che è un ARTEFATTO creato in FRODE per schiavizzare homo, a eternal essence embodied in donna viva e libera daniela righetti: di seguito i 2 esponenti della ITALY REPUBLIC OF:
Roland Peluso – COMANDANTE DEL NUCLEO INVESTIGATIVO PROVINCIALE CARABINIERI DI RIMINI
Stefano Celli – PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI RIMINI
Il popolo del Noi È Io sono One People La Nazione, un popolo autodeterminato in Legge Naturale, nonostante avesse Notificato alle PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (sedicenti) che avrebbero detto la verità e dimostrato in presenza la FRODE DEL NOME LEGALE, è stato perseguitato, discriminato e trattato come se non esistesse, è come se intendessero cancellarlo.
Stefano Celli, in arte PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI RIMINI (sedicente), ha volutamente e intenzionalmente indotto alla frode donna viva daniela righetti, idem con patate l’uomo Pini in arte BRIGADIERE DEI CARABINIERI (sedicente), l’uomo Roland Peluso in arte COMANDANTE DEL NUCLEO INVESTIGATIVO PROVINCIALE CARABINIERI DI RIMINI (sedicente), Adriana Cosenza, in arte GIUDICE (sedicente), Michele Di Viesti, in arte AVVOCATO (sedicente).
Dopo molte trattative ingannevoli, all’orario di chiusura degli uffici del Tribunale, siamo stati invitati ad uscire, una volta fuori Roland Peluso in arte COMANDANTE DEL NUCLEO INVESTIGATIVO PROVINCIALE CARABINIERI DI RIMINI (sedicente), dichiarava che saremmo stati seguiti ovunque fossimo andati con daniela, nonostante non avessero alcuna giurisdizione, alcun mandato, alcun reato e ne tanto meno alcuna pretesa.
A testimonianza di quanto accaduto sono disponibili registrazioni audio e video, con decine di testimoni del Popolo collegati in diretta.
Lamberto Rimondini racconta la storia: la zoom si apre con la testimonianza di donna viva pia che racconta dell’agguato da parte di due individui de “LEIENE”. Segue l’importante intervento delle terre Ungheresi che si uniscono al Popolo del NOI É. L’invio dalla Sovranità del Flusso della Fattura e la Nota di Addebito in Fattura a “LE IENE”.
Lamberto Rimondini racconta la storia
Ospite della serata Lamberto Rimondini che ci trasporta nella storia occultata dai testi ufficiali. La verità, di interesse sempre più allargato, riportata nel suo libro “La vera storia d’Italia” che consta di due volumi. Attraverso i documenti di Guido Yang e l’incontro con Giulietto Chiesa verso la conoscenza integrata, arrivando a OPPT1776 e al desiderio di unire la moltitudine dei risvegliati.
Un incontro cercato con Bianca Laura Granato e Conarè nel febbraio 2024, porta alla stesura di una pagina destinata alle “istituzioni” di diverse nazioni, di cui si fa lettura nel video, dove si comunica il dissenso perentorio a perpetrare oltre il degrado lesivo della dignità umana.
Lamberto propone la neutralità dell’italia, in vista di uno scenario di guerra per un sinergico intento. Trova terreno fertile nel cammino dell’ IO SONO NOI É LA NAZIONE ONE PEOPLE I AM. Imperativo assoluto “Giù le armi!”. Il percorso coscienziale implode in una profonda lettura.
Nell’esposizione di barbara banco, l’onestà di liberarsi dell’idea di lotta interiore, per manifestare la realtà dell’armonia dell’essere. Il primo volume del libro di Lamberto racconta la storia dal 1942 al 1947 le dinamiche dello schema di dominio delle famiglie. Si aggiunga il tradimento tra le famiglie in Sicilia e Calabria. Le prebende a beneficio delle centinaia di famiglie.
Il Valore di valeria cimò nella presentazione di un’ Affidavit che ha le proprie basi nel libro di Lamberto. Un passaggio agghiacciante sul sacrificio di bambini nella scalata al potere economico attraverso la distruzione dell’ingegneria pesante nel sud arrivando al rituale per la divisione tra nord e sud effettuato in Piazzale Loreto e ripetuto in altre occasioni, fino all’esposizione della porta dell’inferno.
barbara banco ci porta alla manifestazione del bailment nella storia passata e recente. Lamberto Rimondini parla del caos sociale come mezzo fraudolento attraverso il digitale è un altro punto focale sugli avvenimenti in essere e la modalità di esposizione dei fatti durante gli incontri pubblici.
valeria cimò e barbara banco invitano all’unità di Popolo elevando il Valore della presenza di Lamberto. Antonia porta la testimonianza di Carlo Palermo, magistrato che in una intervista afferma la presenza di un Affidavit che ferma l’azione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che avevano convocato una “personalità” americana. Veniamo portati all’osservzione del collegamento di nomi noti e Rolando Pelizza con la macchina di Ettore Maiorana.
Nella serata giovanni sparracino, con il supporto di davide pedrelli, presenta l’Universal Pass bambino e si evolve nei punti di vista e domande nel merito anche a fronte di una provenienza biologica e la spiegazione dell’utilizzo del Codice Univoco. L’intervento di francesca che con la sua testimonianza conferma la manipolazione della storia l’utilizzo dei rituali offrendoci l’ osservazione del simbolismo delle civiltà matriarcali Gilaniche.
Un’esperienza che manifesta la serie di eventi che mettiamo in sequenza attraverso i pensieri. barbara banco, in uno scambio di Valore con francesca, orienta una visione sugli archetipi simbolistici e il possibile utilizzo che si evolve nell’entaglement quantistico. eugenio chiappetta porta l’opportunità di comprendere come agire quando l’ homo vivo è costretto ad utilizzare la FINZIONE GIURIDICA e come porsi nella mediazione.
Con elena, sostenuta da andrea nardin, viaggiamo nella consuetudine che riguarda un pignoramento e la crescita attraverso il distacco dalla mancanza e nel ri-trovare i propri talenti. Qual’è l’atteggiamento da tenere da homo vivo coi rappresentanti del meccanismo anche in funzione del precedente consenso?
barbara banco porta testimonianza dell’asta fermata in terra trentina e, con il Valore aggiunto di sebastiano di bella e anna senatore, si aggiunge l’utilizzo della targa di Zona Sovra giurisdizionale sulla porta della dimora custodita. Prezioso intervento con la testimonianza di claudia cicchese e mariagrazia lumare sul tema.
In chiusura barbara banco ci informa della denuncia a LEIENE da parte di maia.
Responsabilità di homo vivo: in questo incontro si offre l’opportunità di osservare la Responsabilità Illimitata di homo. Gli aspetti del coinvolgimento a 360° è indispensabile all’interiorizzazione di quel limite infranto.
RESPONSABILITÀ DI HOMO VIVO
Oltre la coscienza dell’essere nella non dualità dell’emozione fino a prendersi la Responsabilità e le sue implicazioni nell’operare in ogni momento presente.
Perdersi nel voler organizzare ciò che accade fuori, osservando le mancanze dell’altro, diventa una dispersione e porta con se la mancanza di attenzione del fare. La verità che si presta a cospetto di una coscienza collettiva, e quindi sapendo di agire per se e nello stesso momento per il Popolo, attraversa quella Assoluta Integrità di cui ci facciamo partecipi nell’azione anche individualmente.
L’aspetto intrinseco di questa compartecipazione è la parte profonda dell’osservare, l’assenza di limiti nella sua pienezza. Si aggiunga che agendo in delega non sempre si è in errore, entra in gioco la competenza di chi può o vuole in un preciso momento assumere un ruolo che in quell’istante non è confacente a chi chiede di essere sostenuto, riconoscendosi così nell’altro; la fede in se non è assente, anzi valorizza la fiducia di colui che è chiamato a sostenere.
La presenza va posta anche all’istante nel quale l’ego prende il sopravvento e si vorrebbe sostituire alla libera scelta di chi è a conoscenza della verità ma non agisce, diventa una invasione di campo coscienziale. L’ostentare la propria conoscenza come fosse un fatto dovuto anche dall’interlocutore facente funzione, si trasforma in una pretesa che mitiga il rispetto della altrui posizione.
Quello che impariamo e siamo chiamati a intraprendere è un cammino di crescita nel rispetto di IO inderogabilmente espressa nella totalità dell’osservatore e dell’osservato nello stesso quadro attuativo. marco ci offre anche la visione che potrebbe assumere la prospettiva di colui che agisce in Responsabilità sentendone il peso.
Dal momento in cui si ha la chiara percezione dell’ apportare Valore, portando se stessi in trasparenza, decade anche quel limite che apre alla possibilità di interscambio in una accezione più alta e profonda, che è lo svolgere insieme quell’azione. Si avvalora in questo modo la potenza dell’espansione di quella Responsabilità Illimitata.
L’assunzione di Responsabilità, essente e facente è mettere in azione il dovere; agisco, devo essere espressione dell’intero popolo, porto avanti un’ azione sempre in equilibrio con il Valore della voce del popolo.